Come si calcolano i millesimi dell’ascensore?

Una volta sancito l’obbligo della ripartizione delle spese dell’ascensore tra tutti i condomini, fatta eccezione nei casi in cui si siano espressi particolari esoneri all’unanimità, è possibile affidarsi a una speciale norma del Codice Civile, l’articolo 1124, che chiarisce come si calcolano i millesimi dell’ascensore.

Innanzitutto bisogna chiarire che la ripartizione in questione viene effettuata su due fattori specifici: per metà in base ai millesimi di proprietà e per metà in base all’altezza di ciascun appartamento in termini di piani. Attenzione: sono da considerarsi piani anche cantine, soffitte, palchi morti o lastrici solari, nel caso non siano di comune proprietà.

Ipotizziamo un costo di 1.000 euro: in questo caso, 500 saranno divisi tra condomini secondo il criterio generale dei millesimi di proprietà e i restanti 500 a seconda del piano in cui si trova il proprio immobile.

Esiste un calcolo matematico specifico che permette di arrivare alla precisa ripartizione delle spese dell’ascensore.

Se prendiamo ancora l’esempio di una spesa di 1.000 euro, la prima metà dei costi distribuita secondo i millesimi è quella meno problematica: sarà infatti sufficiente attenersi alle quote indicate nella tabella millesimale all’interno del regolamento di condominio.

Per quanto riguarda invece la parte che si riferisce alla posizione dell’appartamento in altezza, è importante fare chiarezza su alcuni punti.

Prima di tutto, bisogna sommare i piani dell’edificio: se un immobile avesse, per esempio, cinque piani, la somma sarebbe 15 (1+2+3+4+5). Dopodiché, si crea una frazione in cui la somma dei piani diventa denominatore, mentre al numeratore si inserisce il piano in cui risiede il singolo condomino.

Quindi, se sempre per esempio avessimo un condomino che vive al quarto piano, la frazione sarebbe 4/15.

Identificata la frazione, potremo andare a calcolare la nostra quota sulla seconda metà dei 500 euro di spesa utilizzando la seguente formula: 500x4/15. Il risultato, di 133,33 sarà il costo effettivo del singolo condomino.

Tuttavia, qualora in uno stesso piano vi sia più di un appartamento, sarà necessario distribuire l’importo appena ottenuto in proporzione ai millesimi degli immobili. In altre parole, se su due appartamenti in uno stesso piano uno è più grande dell’altro, quello più grande sarà tenuto a pagare una quota maggiore.

Dunque, mantenendoci sul nostro precedente esempio, se al quarto piano abbiamo due appartamenti, uno dal valore millesimale di 120/1000 e un altro dal valore 60/1000, il valore totale degli appartamenti del quarto piano sarà di 180/1000.

Volendo calcolare il valore millesimale del primo appartamento, applichiamo la proporzione per cui 120:180=x:1000, il cui risultato sarà 666,66, che possiamo arrotondare per abbondanza.

A questo punto sappiamo che, essendo la seconda metà di spesa stabilita secondo l’altezza del piano, possiamo calcolare che 133,33x667/1000 = 88,93 euro di spesa.

Se a quest’ultima cifra sommiamo quella relativa al valore millesimale dell’appartamento di cui abbiamo parlato precedentemente, e presente nella tabella generale, otterremo l’importo totale dei costi che questo nostro ipotetico condomino dovrebbe affrontare.

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